L’organo governativo ha segnalato il richiamo di un prodotto largamente usato dalla popolazione: cittadini in allarme
Di questi tempi, meglio un controllo in più che uno in meno. L’attenzione verso la correttezza dei procedimenti alimentari, della conservazione dei prodotti durante la lavorazione, e più in generale il rispetto delle norme igienico-sanitarie che devono essere rigorosamente seguite prima della commercializzazione di un dato alimento, sono diventate un ‘must’ obbligatorio sia per chi è nei ruoli di comando (e che deve decidere se dare il via libera o no), sia ovviamente per chi produce tali beni.

In Italia, come probabilmente nel resto del mondo, i casi di intossicazione alimentare o di danni ben peggiori causati dall’aver ingerito una data sostanza contenuta in un prodotto finito, o essersi per l’appunto cibati di un alimento contaminato a diversi livelli di gravità e pericolo, sono del resto in continuo aumento.
Nel nostro Paese – già rinomato per le eccellenze gastronomiche del proprio territorio – i controlli si sono fortunatamente intensificati negli ultimi anni. La messa al bando di un dato prodotto magari già presente sui banchi del supermercato si rende talvolta necessaria per evitare che diversi cittadini (inclusi i bambini) possano intossicarsi o essere danneggiati nel loro fisico dall’aver ingerito un alimento ‘non a norma’, per usare un termine che già presuppone un controllo a monte da parte delle istituzioni.
Periodicamente il Ministero della Salute fornisce i suoi resoconti sui processi di produzione, talvolta sanzionando le aziende per vizi di forma, altre volte bloccando la distribuzione stessa. Nella seconda casistica è rientrato l’ultimo provvedimento dell’ente governativo, che ha diffuso una nota ufficiale al riguardo.
Burrata e stracciatella, scatta l’allarme: bloccato anche il riso integrale
Il Ministero ha infatti diffuso il richiamo precauzionale da parte dell’operatore di due lotti di burrata d’Aviano: la burrata d’Aviano affumicata e la stracciatella della Latteria di Aviano.

Il motivo esposto è la possibile presenza di una contaminazione microbiologica non specificata. Nonostante gli avvisi di richiamo datati 24 ottobre, il Ministero della Salute ha pubblicato il richiamo solamente il 31 dello stesso mese, con una settimana di ritardo e alla vigilia della scadenza dei prodotti. Anche i supermercati Tosano hanno pubblicato il richiamo, ma in data 03 novembre.
I prodotti interessati sono i seguenti:
- Burrata d’Aviano, in confezioni da 300 grammi e 125 grammi, appartenenti ai lotti 1214 con data di scadenza 03/11/2025, e 1196 con la data scadenza 01/11/2025;
- Burrata d’Aviano affumicata, in confezioni da 125 grammi, appartenenti ai lotti 1214 con la data di scadenza 03/11/2025, e 1196 con data di scadenza 01/11/2025;
- Stracciatella, in confezioni da 250 grammi e 500 grammi, appartenenti ai lotti 1214 con data di scadenza 03/11/2025, e 1196 con data di scadenza 01/11/2025.
La catena ‘NaturaSì‘, invece, ha segnalato il richiamo da parte dell’operatore di un lotto di riso integrale biodinamico ‘Rosa Marchetti’ a marchio Cascine Orsine. La ragione indicata stavolta e il superamento dei limiti dei contaminanti stabiliti dal Regolamento UE 2023/915. Il prodotto in questione è venduto in sacchetti da 1 kg, con il numero di lotto 25056CD008.





