Kenan Yildiz sarà una delle certezze della Juventus di Luciano Spalletti. C’è già chi se lo immagina così
Tre punti fondamentali per la Juventus quelli ottenuti contro l’Udinese nel turno infrasettimanale di Serie A.
Una vittoria che ha interrotto un digiuno che durava dallo scorso 13 settembre, giorno del 4-3 rifilato all’Inter. Da allora i bianconeri non avevano più vinto tra Serie e Champions. Uno score decisamente insufficiente che è costato la panchina a Igor Tudor. Finito il breve interim di Massimo Brambilla che tornerà con l’U23, si attende solo l’annuncio per l’arrivo di Luciano Spalletti. L’ex c.t. della Nazionale firmerà un contratto fino a giugno che dovrebbe prevedere una clausola per il rinnovo automatico in caso di qualificazione in Champions League.
Spalletti dovrebbe esordire sabato prossimo in trasferta con la Cremonese. Tre giorni dopo, invece, è previsto il debutto casalingo in Champions League con lo Sporting Lisbona. Il nuovo allenatore bianconero si affiderà anzitutto a quelle che sono le certezze di questa Juventus ovvero Bremer (quando tornerà in campo), Thuram e Kenan Yildiz.
Ha approvato con convinzione la scelta della Juventus di puntare su Luciano Spalletti, un dirigente che non ha mai nascosto il suo apprezzamento nei confronti dell’allenatore toscano. Si tratta di Walter Sabatini. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, l’ex d.s tra le altre di Roma e Salernitana ha spiegato come il gioco di Spalletti possa rivitalizzare la Juve e alcuni dei suoi giocatori.
“Quello di Luciano è un gioco generoso, vantaggioso per gli attaccanti. Icardi all’Inter viaggiava in media a un gol a partita, idem Osimhen. Arriva sempre in area con 5-6 giocatori e linee di passaggio precise. Vlahovic si esalterà e David tornerà a segnare con i ritmi del Lilla“, questa la previsione piuttosto ottimistica di Sabatini che si aspetta molto da Yildiz.
“E’ un talento favoloso, giovane ma già decisivo ai massimi livelli“, spiega Sabatini che si espone in un paragone alquanto impegnativo sul numero dieci bianconero: “Può essere quello che Kvara è stato per il Napoli dello Scudetto di Spalletti. Non tanto per le caratteristiche che sono diverse ma per impatto sulla squadra e sulle partite.” Una prospettiva davvero esaltante quella delineata da Sabatini che vede in Spalletti l’allenatore ideale per esaltare un calciatore fondamentale per il presente e il futuro della Juventus.
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